Città di storia, ricca di palazzi e monumenti che testimoniano gli splendori del passato, di Musei e Chiese che custodiscono opere d'arte inestimabili, di panorami mozzafiato. A Napoli si può spendere mezza giornata ma anche settimane.
Prevalentemente famosa per il sole, la canzone, la pizza ed il carattere unico del suo popolo, ad uno sguardo meno superficiale si presenta come una vera e propria città d'arte, non imbalsamata nel suo vestito museale, ma ben viva e inserita nel ritmo quotidiano del suo tessuto urbano. Forse in nessuna altra città europea coesistono in maniera così evidente e al tempo stesso incredibile il vecchio e il nuovo, il bene e il male. Il vecchio adagio che recitava "Vedi Napoli e poi muori" in fondo non significava che questo: conosciuta Napoli, si può dire di aver conosciuto la vita.
Metropoli fin dall'antichità, Napoli è una città ricchissima di storia, di cultura, d'arte di ogni tempo, situata in un ambiente umanizzato e naturale, quello del Golfo dominato dal Vesuvio, colmo di tesori archeologici tra i più famosi del mondo. Sorta nel VII e VI secolo come colonia greca, fu fiorente durante l'impero romano come porto e come centro di villeggiature patrizie.
I quartieri della città vecchia mantengono quasi intatto il reticolo viario greco-romano; su questo sono sorti in epoche successive edifici medievali e palazzi barocchi. Nell'alto medioevo Napoli fu sede di un ducato dipendente da Bisanzio; nel 1139 entrò a far parte del regno Normanno, poi di quello Svevo.
Nel 1266, con gli Angioini divenne capitale; dal 1441 con gli Aragonesi, la cui reggia era il Castel Nuovo, iniziò a Napoli il periodo del Rinascimento. Nel 1503 il regno di Napoli cadde in potere della Spagna. La città si estese con il tipico fitto reticolo di vie strette verso la collina.
Ritornò capitale nel 1734 sotto i Borboni e lo rimase, tranne la breve parentesi napoleonica (1806-1815), fino al 1860 quando avvenne l'unione d'Italia.
Oltre ai secoli XIII e XIV, di notevole produzione artistica furono i secoli del periodo barocco (XVII - XVIII) i più fecondi dell'arte napoletana, che in architettura, pittura e anche in musica raggiunse espressioni originali e vivaci.